Storie di transizione italiana da ECF Italia – settembre 2024
La newsletter di European Climate Foundation incentrata sulle azioni di advocacy messe in campo dai partner per il contrasto alla crisi climatica.
Dai partner italiani
Sei mesi di Piano Mattei: un bilancio
ECCO Think Tank
A sei mesi dal lancio in pompa magna del Piano Mattei da parte del Governo Meloni, il think tank climatico ECCO stila un bilancio. Tra i punti sollevati da ECCO nella recente audizione parlamentare: 1) mancanza di tempistiche e di impegni finanziari concreti; 2) mano libera data a Eni; 3) mancanza di trasparenza nell’assegnazione dei fondi; 4) assenza di coinvolgimento della società civile, sia italiana che africana; 5) mancanza di una strategia chiara dietro la scelta dei progetti; 6) mancanza di un sistema di monitoraggio.
Anziché puntare con decisione sulle fonti più avanzate, il piano mantiene un’ambiguità sulla presenza di fonti fossili e rischia di condannare l’Africa all’arretratezza energetica. Più che di cooperazione, si tratta di un piano geopolitico per fare dell’Italia un hub commerciale per il gas africano. La stessa posizione d’attrito che l’Ucraina aveva tra Russia e Europa Centrale: non una bella posizione.
L’audizione ha dato i primi frutti: ECCO ha spinto il Parlamento a chiedere (con parere non vincolante) una serie di emendamenti: cancellazione del debito, aumento della spesa per la cooperazione, maggiore coinvolgimento del terzo settore, monitoraggio e pubblicazione dei risultati.
Verso la città post-automobilistica
Kyoto Club, Clean Cities
27 cantieri a Milano per metro, ciclabili e pedoni. Cagliari sempre più ciclabile. Reggio Calabria che passa ai bus elettrici. Queste alcune delle istantanee raccolte nel sito dell’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile sui progressi della transizione nelle città. Nonostante le spinte nostalgiche di chi rimane legato al feticcio dell’auto di proprietà e della combustione interna, la transizione dei trasporti ha preso piede nelle grandi città: in tutto il mondo occidentale gli abitanti di città tendono ad adottare modelli di consumo più innovativi e a votare governi locali che promettono città con traffico più scorrevole, più salubri, più sportive, silenziose, con spazio pubblico di qualità: sgombre dalle auto private. Questo in contrasto con i governi centrali che tendono a promuovere l’auto privata, per motivi industriali. Laboratori per l’innovazione energetica, le città dense funzionano da traino per le aree suburbane e rurali, a insediamento diffuso, le più difficili da efficientare: territori diversi necessitano soluzioni diverse, con tempi differenziati. Il sito dell’Osservatorio raccoglie i progressi delle 23 città italiane che partecipano al programma “Missione: 100 città climaticamente neutre” della Commissione Europea.
Guarda i progressi della nuova mobilità urbana
Storie di decarbonizzazione industriale
Fondazione Symbola
Agroalimentare, cosmetica, industria del freddo, trasporti, ma anche settori ad alta intensità energetica hard-to-abate come metallurgia e carta. Il rapporto di Symbola racconta dieci storie esemplari di aziende che stanno efficientando i processi, per ottenere risparmi, guadagnare in competitività e emanciparsi dalla volatilità delle fonti fossili. In una serie di interviste, gli imprenditori raccontano le difficoltà incontrate, i costi, i potenziali. Le storie sono raccolte in una nuova piattaforma che si aggiornerà nel tempo e che funge da punto di riferimento per le best practice nel settore. Questi contenuti diventano oggetto di discussioni pubbliche, report giornalistici, contenuti social, eventi, offrendo un contributo significativo al dibattito sulla sostenibilità e l’innovazione industriale.
Sale il rischio di siccità estrema nelle isole
WWA, WWF, Greenpeace, ECCO, GSCC
Mentre in Sardegna si progettano nuovi gasdotti e in Sicilia ripartono le trivelle, un nuovo studio di World Weather Attribution (WWA) stabilisce che la probabilità di siccità estreme in Sardegna e Sicilia sono aumentate del 50% rispetto al periodo pre-industriale. Partendo delle serie storiche, lo studio dimostra come il fenomeno sia correlato con la combustione di petrolio, gas e carbone.
Composto da università e agenzie meteorologiche internazionali, il gruppo di ricerca WWA afferma che senza interventi di mitigazione che fermino la crescita delle emissioni le siccità diventeranno con ogni probabilità sempre più frequenti e intense, con gravi impatti sul paesaggio, l’agricoltura, sul turismo e sulla vita quotidiana di chi, già oggi affronta mesi di acqua corrente contingentata. Lo studio ha avuto grande copertura mediatica, grazie all’azione congiunta di WWF, Greenpeace, ECCO, con l’aiuto di GSCC
Leggi la rassegna e guarda il servizio della RAI
Dai partner internazionali
Misurare la performance delle comunità energetiche. Il movimento delle comunità energetiche cresce in tutta europa, raccogliendo favori bipartisan. ECODES, fondazione spagnola per l’ecologia e lo sviluppo, esplora i diversi modelli organizzativi e normativi e il loro impatto sociale ed economico, per determinare tredici indicatori di performance.
Giga-navi da crociera: invertire la rotta. Se il gigantismo continua su questa rotta, nel 2050 le più grandi navi da crociera potrebbero raggiungere l’incredibile stazza di 345.000 tonnellate, otto volte il Titanic. Un nuovo report di Transport & Environment immagina scenari alternativi per il settore delle crociere, in nome di efficienza e riduzione degli impatti sulle comunità locali.
Gli insegnamenti di Anthony Leiserowitz. Una rockstar della comunicazione ambientale, fondatore del Programma per la Comunicazione sul Cambiamento Climatico a Yale, ha uno stile diretto e incisivo nell’esplorare le diverse prospettive sul cambiamento climatico, dal millenarismo nihilista all’indifferenza, e su come volgerle in positivo. Questa conferenza è l’inizio di una serie di eventi destinati al network ECF. Questo il link alla registrazione. Scrivici qui per il codice di accesso.
Conversare di cambiamento climatico e transizione, senza generare ansia e senso di impotenza. Nuovi toni per parlare di crisi climatica, in modo accessibile e diretto, pragmatico, per mostrare la fattibilità e desiderabilità delle soluzioni, senza minimizzare i danni dell’inazione. Questo l’obiettivo di Carmen Huidobro e Belén Hinojar e del loro Clima Bar sui social.
Risorse per orientarsi nella nuova legislatura UE: ecco il calendario delle principali scadenze e una mappatura delle posizioni chiave nel Parlamento Europeo. Qui un articolo di Politico sulle prossime nomine dei commissari.
Il potere globale delle lobby della grande agricoltura. L’influenza crescente delle grandi imprese agricole e delle loro lobby sta compromettendo l’azione climatica e il sostegno ai piccoli agricoltori. In un’analisi approfondita che presenta molti dei nostri partner e campagne, il Financial Times esplora la complessa macchina dietro la Grande Agricoltura, evidenziando le divisioni interne in un settore basato sullo sfruttamento di agricoltori, persone e pianeta.
Prossimamente
A Bruxelles, Strasburgo, Roma
Ecco le date salienti che detteranno la nostra agenda politica per il resto del 2024.
Risorse per i partner. Mettiamo a disposizione due report dettagliati per monitorare e comprendere al meglio l’evoluzione dell’agenda politica italiana ed europea nei prossimi mesi. Questi strumenti di analisi sono curati dal nostro grantee Cattaneo Zanetto, leader affermato nel settore degli affari pubblici e dell’analisi politica, e vengono aggiornati regolarmente per offrire una panoramica puntuale sui temi più rilevanti. Per richiedere i report o avere ulteriori informazioni, potete contattarci.
Settembre – Ottobre. Insediamento della nuova Commissione. Momento cruciale per conoscere le priorità della futura Commissione: Ursula Von Der Leyen deve mettere insieme il nuovo collegio dei Commissari, in stretto coordinamento con i governi degli Stati membri. I nomi dovranno essere approvati dalla rispettive commissioni del Parlamento Europeo. Dopodichè Il Presidente detterà le linee guida a ciascun commissario in altrettante “lettere di missione”. Segui qui le audizioni dei nuovi commissari.
11 Settembre. Relazione sullo Stato dell’Unione dell’Energia. Nel 1951 i paesi europei smisero di farsi la guerra su acciaio e carbone e crearono la CECA (Comunità europea del carbone e dell’acciaio), primo nucleo dell’Unione. Oggi è la volta dell’elettricità, con nuovi cavi transfrontalieri, nuovi sistemi di aste elettriche, una rete intelligente capace di smistare l’energia laddove ce n’è più bisogno. Mattina di cielo terso in Spagna? Portiamo l’eccedenza di produzione fotovoltaica al di là dei Pirenei, in Francia. Notte di vento forza sette in Danimarca? Usiamolo per caricare le auto ferme nei garage della Vestfalia. Dal 2015 la Commissione sta lavorando per un’Unione dell’energia, un mercato interno integrato per mettere in comune la ricerca, creare economie di scala, ottimizzare i flussi elettrici, coordinare la transizione. Tenete d’occhio la pagina web dove la Commissione pubblica annualmente le relazioni sullo stato dell’Unione dell’energia.
29 settembre. Elezioni in Austria. Da tenere d’occhio i possibili sommovimenti al di là delle Alpi orientali, dove i sovranisti del Partito della Libertà dell’Austria (FPÖ) sono in testa nei sondaggi. Moderatamente favorevoli alle energie rinnovabili, si oppongono ad altre misure legate alla transizione, come gli incentivi per la decarbonizzazione degli edifici.
30 ottobre. Documento programmatico per la COP29 di Baku. In vista della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP29 a Baku, in Azerbaigian (11-22 novembre), la Commissione presenta il documento detterà la propria linea negoziale. Intanto l’Azerbaijan si aggiunge alla lunga lista dei paesi che chiede di unirsi ai Brics, l’alleanza delle nazioni estrattive e manifatturiere che si candida a fare da contraltare al G7. Quote sempre maggiori del gas che arriva nelle case degli italiani proviene dall’Azerbaijan, attraverso il gasdotto TAP in Puglia.