Cordinamento FREE: Il nuovo Testo Unico delle Rinnovabili complica anziché semplificare

È necessario un cambio di passo se vogliamo rispettare gli obiettivi della transizione energetica.

8 agosto 2024

Stupisce vedere che nella bozza circolata del cosiddetto Testo Unico delle Rinnovabili, in attuazione della delega prevista dall’art. 26, commi 4 e 5, lettera d, della Legge 118 del 2022 Legge sul mercato e la concorrenza, che dovrebbe razionalizzare e semplificare le procedure autorizzative per gli impianti a fonti rinnovabili, siano apparsi elementi di complicazione anziché di semplificazione.

Sembra che ogni occasione sia buona per introdurre qualche ostacolo sul percorso di autorizzazione e gestione di impianti FER e neppure questa bozza di decreto fa eccezione. – afferma Attilio Piattelli, presidente del Coordinamento FREE – In particolare è spuntata la necessità di acquisire un idoneo titolo edilizio, fatto che sembra applicarsi in modo generalizzato anche agli interventi che dovrebbero essere realizzati in edilizia libera. È poi spuntata la necessità di acquisire pareri paesaggistici per interventi di rifacimento e potenziamento ricadenti in alcune fattispecie di aree tutelate che fino a ora era possibile invece realizzare ricorrendo all’edilizia libera». «Riteniamo che, avendo il governo definito gli obiettivi al 2030 per lo sviluppo e la realizzazione delle FER, gli atti legislativi dovrebbero essere indirizzati al loro raggiungimento e quindi individuare in maniera univoca le aree idonee e di accelerazione per facilitare l’ottenimento delle autorizzazioni su queste aree, mentre purtroppo dobbiamo constatare che il recente Decreto Aree Idonee e l’attuale bozza di riordino normativo vanno esattamente nella direzione opposta: complicare anziché semplificare. Esattamente il contrario di ciò che sia il clima sia il sistema paese necessitano per la transizione energetica, la riduzione del costo dell’energia e la sicurezza energetica. E per fare tutto ciò è necessario imboccare con decisione la strada delle rinnovabili senza ripensamenti, per uscire il prima possibile dall’era delle fonti fossili”, conclude Piattelli.


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