Ma-Ter-Bio, il sacco per la terra

Il Gruppo Barbier e Novamont hanno sviluppato un nuovo sacco per frutta e verdura da fonte rinnovabile, compostabile nella compostiera domestica.

4 luglio 2016 Novamont

<p>Il Gruppo francese Barbier e Novamont, leader, rispettivamente, nel settore della produzione delle buste e degli imballaggi in plastica e in quello della produzione di bioplastiche compostabili di origine rinnovabile, hanno sottoscritto una partnership finalizzata alla messa a punto di un nuovo tipo di sacco, quale alternativa alle buste in plastica tradizionale non biodegradabili e non compostabili, denominato Ma-Ter-Bio (il sacco per la terra).

Si tratta di sacco di origine vegetale, in conformità ai dettami della legge francese e al suo decreto attuativo, totalmente compostabile in compostaggio domestico2, ottenuto da amido e olio di girasole francesi. La percentuale di rinnovabilità del Ma-Ter-Bio è di almeno il 35%, ma può già essere già aumentata a oltre il 50%.

Il Gruppo Barbier, principale produttore nel mercato francese dei film plastici e sesto a livello europeo, commercializza teli in polietilene per l’agricoltura e l’industria come pure sacchi per il settore della grande distribuzione: per frutta e verdura, per la raccolta dei rifiuti, con le maniglie morbide. Fortemente coinvolto sul fronte dell’economia circolare e della transizione energetica, il Gruppo Barbier sviluppa prodotti sia con materiali riciclati che con materiali biodegradabili e compostabili da più di 15 anni.

Novamont è la società pioniera nel settore delle bioplastiche biodegradabili e compostabili da fonti rinnovabili. Novamont è il primo produttore di questi nuovi materiali plastici con la sua famiglia di bioplastiche Mater-Bi e una capacità produttiva annua di 150.000 tonnellate.

Novamont ha aperto la filiale francese nel 2006 per essere più vicina al mercato nazionale e agli sviluppi in atto con la legge sulla transizione energetica. Per questo motivo è stato sottoscritto un accordo di collaborazione con una società francese e sono state poste le basi per l’approvvigionamento di materie di produzione locale. Un primo passo verso la realizzazione di una realtà produttiva sul suolo francese. Novamont in Italia ha rivitalizzato 5 siti deindustrializzati o in corso di smantellamento.
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