Diamo voce al Fotovoltaico
Al via l’iniziativa promossa da Enerpoint per dare spazio alle aziende colpite dal Decreto Rinnovabili.
<p>Il <b>Decreto Rinnovabili</b>, approvato il 3 marzo 2011, ha già prodotto i suoi effetti: <b>blocco repentino del mercato fotovoltaico</b> e oltre 100mila posti di lavoro a rischio, tra i quali 10mila già in cassa integrazione. <br />Dietro questi numeri preoccupanti ci sono imprenditori e lavoratori, uomini e donne che vedono la propria vita stravolta da un provvedimento che sta penalizzando uno dei pochi comparti occupazionali in crescita.</p><p>Ed è proprio per dar voce a queste realtà che Enerpoint, azienda di punta del settore, ha lanciato l’iniziativa <b>"Diamo voce al Fotovoltaico"</b>. <br />"Questa campagna – spiega <b>Paolo Rocco Viscontini</b>, presidente e AD di Enerpoint – è stata pensata per dare una dimostrazione tangibile, attraverso racconti di vita, di quello che sta succedendo in Italia dopo l’approvazione del Decreto Rinnovabili, portando all’attenzione dell’opinione pubblica e dei politici la situazione di tante aziende italiane che hanno investito in questo settore e si son viste cambiate le regole da un giorno all’altro."</p><p>In poche ore tantissime le adesioni all’iniziativa sul sito internet di Enerpoint. <br />Dalle <b>testimonianze raccolte</b> emergono alcuni temi ricorrenti quali: la perdita di fiducia nelle istituzioni, il rischio di una paralisi totale del settore con impatto negativo sull’occupazione e su investimenti, un pericoloso salto indietro nella produzione di energia da fonti rinnovabili (il fotovoltaico copre una quota importante e crescente del fabbisogno energetico nazionale, riducendo la nostra dipendenza dall’estero). </p><p>Ecco alcune voci tra le più significative: "Nella ex Valle dei Jeans – racconta la toscana <b>Energy Partner</b> – vicino a Sant’Angelo in Vado (PU) dopo il crollo del mercato tessile, con il fotovoltaico stiamo creando opportunità per i migliori talenti del territorio. Perchè uccidere questa speranza per il futuro dei nostri giovani?"</p><p><b>Alma Solare</b>, azienda del Lazio, solleva un tema molto dibattuto in questi giorni: "Ci occupiamo prevalentemente di fotovoltaico, lavorando soprattutto nella provincia di Latina, la quale risente ancora della violenza della centrale nucleare di Borgo Sabotino; siamo la dimostrazione che ci può essere un’alternativa a queste centrali, un presente lavorativo per noi giovani e un futuro senza il pericolo dalle radiazioni per le prossime generazioni".</p><p><b>Mixtrend</b>, azienda piemontese, sottolinea il forte commitment verso un futuro pulito: "l’azienda è nata dall’intuizione di 4 giovani cinquantenni dotati di esperienze svariate da settori diversi, innamorati delle verdi valli cuneesi, armati di fantasia, coraggio e buona volontà… A causa del Decreto Romani lascerà a casa 40 addetti… uniamoci per salvare l’ambiente e i posti di lavoro".</p><p>Queste sono solo alcune delle <b>voci</b> raccolte sul sito internet di <a href="http://www.enerpoint.it/news/voce-al-fotovoltaico.php">Enerpoint</a>, <b>storie di tante aziende che hanno messo anima e cuore in questo settore</b> per un futuro pulito e rinnovabile. "Un settore – conclude Rocco Viscontini – che deve ripartire subito con un piano pluriennale di sviluppo per il bene dell’Italia e per la salute di tutti noi."</p><p></p><p></p>