Enerpoint: "No al Decreto Rinnovabili"

Paolo Rocco Viscontini, Presidente e AD di Enerpoint, è intervenuto in maniera decisa durante la conferenza stampa dell’11 marzo: analisi del panorama del fotovoltaico per il 2011, prospettive future e risvolti occupazionali.

14 marzo 2011 Enerpoint

<p>Si è tenuta l’11 marzo ad Assago la <b>conferenza stampa</b> organizzata da <b>Enerpoint</b> in cui <b>Paolo Rocco Viscontini</b>, presidente e AD di Enerpoint, ha analizzato il <b>panorama del fotovoltaico per il 2011</b>, le prospettive future e i risvolti occupazionali, in particolare dopo la recente approvazione del "Decreto Rinnovabili" da parte del Governo.</p><p>Il 2010 è stato per Enerpoint un anno record in cui l’azienda, che si posiziona fra i primi 10 top player del mercato fotovoltaico europeo, ha messo a segno un incremento di fatturato consolidato superiore al 200% rispetto al 2009 e un aumento delle assunzioni a tempo indeterminato. Una realtà di 100 persone, giovani e motivate, che stava pianificando di consolidare la propria presenza in Italia e di esportare il proprio modello di business all’estero. </p><p>Durante la conferenza, infatti, Viscontini ha annunciato la <b>nascita di Enerpoint Israel</b>, nuova filiale dell’azienda italiana nata a Tel Aviv dalla joint venture con l’israeliana Friendly Energy. </p><p>A discapito della continua crescita del settore fotovoltaico il <b>DL Rinnovabili</b>, approvato il 3 marzo dal Governo, <b>mette a rischio un settore da 40 miliardi di euro di fatturato e oltre 100.000 di dipendenti.</b> </p><p>"Dal 2007 al 2011 sono stati istallati circa 5000 MWp per una copertura del 2,5% del fabbisogno energetico nazionale. Una famiglia italiana avrà un costo in bolletta di circa 15 euro annui per il fotovoltaico" – ha dichiarato Paolo Rocco Viscontini – "<b>I costi del fotovoltaico non pesano sul bilancio dello Stato</b>, che invece ne trae beneficio. Nel solo 2010 le aziende del settore hanno generato entrate fiscali pari a circa 1,9 miliardi di euro".</p><p>Con il fotovoltaico si produce energia pulita, si evitano le sanzioni Ue, vengono ridotte le emissioni di CO2, diminuite le malattie respiratorie e di conseguenza le spese sanitarie. Grazie a questo settore, inoltre, si riduce la dipendenza energetica dall’estero.</p><p>Enerpoint sta creando una sinergia fra tutte le aziende e le associazioni attive nel settore per riuscire a <b>trasmettere un’informazione corretta</b> e per far conoscere i rischi di una normativa che paralizza la green economy, uno dei settori in maggiore espansione.</p><p><br /></p>


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