Per un nuovo modello di sviluppo energetico e ambientale contro la crisi economica e delle risorse. Le presentazioni del Convegno annuale di Kyoto Club

In occasione del settimo anniversario dall’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, Kyoto Club ha organizzato il suo Convegno annuale che quest’anno si è intitolato "I cambiamenti climatici come opportunità. Da Durban al Rio+20 Earth Summit". Scopo dell’incontro: fornire un quadro dei possibili scenari climatici ed energetici dei prossimi anni.

16 febbraio 2012 Fonte: Kyoto Club

<p>In occasione del settimo <b>anniversario dall’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto</b>, Kyoto Club ha organizzato il suo Convegno annuale che quest’anno si è intitolato "<i>I cambiamenti climatici come opportunità. Da Durban al Rio+20 Earth Summit</i>". Lo scopo dell’incontro, in cui sono state protagoniste diverse importanti Aziende della nostra green economy, era di fornire un quadro dei possibili scenari climatici ed energetici che nei prossimi anni dovranno essere letti con attenzione dai politici locali e nazionali.</p><p>Su scala globale queste tematiche saranno centrali, dopo il controverso risultato della Cop17 di Durban, anche in un altro importante appuntamento che dovrà indicare la strada per uno sviluppo low carbon: a giugno si svolgerà infatti la <i>Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile</i> di Rio de Janeiro. Un evento organizzato esattamente 40 anni dopo la prima conferenza delle Nazioni Unite sulle problematiche ambientali, tenutasi a Stoccolma nel giugno 1972 e 20 anni dopo la Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo tenutasi, sempre a Rio de Janeiro, nel giugno del 1992 e nota come Earth Summit.</p><p>Altro aspetto chiave su scala planetaria è l’accesso all’energia elettrica per quel miliardo e trecento milioni di persone che ne sono ancora prive. Il 2012 sarà anche l’anno a cui l’Onu dedicherà a questa impellente questione l’iniziativa <i>Sustainable Energy for all</i>.</p><p>Per molti osservatori le risposte a questi problemi sono da ricercarsi una più equa distribuzione delle risorse e in un forte sviluppo della green economy. <br />Cosa significa concretamente tutto questo per gli investimenti infrastrutturali pubblici nell’energia e nei trasporti, per il capitale privato e per l’industria, per la vita quotidiana di tutti noi, è stato l’oggetto dell’odierno convegno di Kyoto Club.</p><p>Di seguito le <b>presentazioni</b> (pdf) dei relatori del convegno:</p><p><a href="https://www.kyotoclub.org/documentazione/rapporti-documenti/2012-feb-17/convegno_annuale_di_kyoto_club_intervento_di_apertura_presidente_catia_bastioli/docId=2672"><b>Catia Bastioli</b></a>, Presidente Kyoto Club<br /><i>Intervento di apertura </i> (versione html)</p><p><a href="docs/roma160212_Lehmann.pdf"><b>Harry Lehmann</b></a>, Direttore generale per la pianificazione ambientale e le strategie sostenibili, Agenzia Federale Tedesca dell’Ambiente<br /><i>The great transformation – 1-40–100% supply by renewable energies for industrialized countries</i></p><p><a href="docs/roma160212_Silvestrini.pdf"><b>Gianni Silvestrini</b></a>, Direttore scientifico Kyoto Club<br /><i>I cambiamenti climatici come opportunità: le priorità per l’Italia e l’Unione europea</i></p><p><a href="docs/roma160212_EnelGreenPower.pdf"><b>Roberto Deambrogio</b></a>, Responsabile dell’Area Italia ed Europa Enel Green Power SpA</p><p><a href="docs/roma160212_SchneiderElectric.pdf"><b>Laura Bruni</b></a>, Direttore piano di sviluppo e affari istituzionali Schneider Electric SpA</p><p><a href="docs/roma160212_Angelantoni.pdf"><b>Gianluigi Angelantoni</b></a>, Presidente Gruppo Angelantoni SpA e Vice-Presidente Kyoto Club</p><p><a href="docs/roma160212_Fater.pdf"><b>Roberto Marinucci</b></a>, Direttore generale Fater SpA</p><p><a href="docs/roma160212_FirstSolar.pdf"><b>Alfredo Di Stefano</b></a>, Account Manager Italy First Solar GmbH</p><p></p>


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