Sciopero per il clima, Radio Popolare intervista Gianni Silvestrini

Su Radio Popolare Gianni Silvestrini, Direttore scientifico di Kyoto Club, sottolinea l'importanza che hanno avuto le mobilitazioni per il clima per gli obiettivi europei al 2030, spiegando in quale direzione deve dirigersi il nostro Paese per stare al passo con il resto d'Europa in una corsa verso la decarbonizzazione.

9 ottobre 2020

Ascolta il podcast (al min. 41'20'')

Oggi è il secondo venerdì di mobilitazione dall'inizio dell'anno scolastico. Una delle motivazioni – come ha sottolineato Ursula von der Layer – a portare l'obiettivo climatico europeo è stata la mobilitazione dei giovani per il clima. L'Italia deve rivedere, come tutti i Paesi europei, il proprio Piano Energia Clima rivedendo gli obiettivi al 2030. "Credo che dovremmo usare le risorse del Recovery Plan, per irrobustire i settori produttivi e industrie in cui potremmo dare un colpo sull'acceleratore mettendoci al passo con il resto d'Europa che continua a investire sull'elettrico, sulle rinnovabili ed efficienza. Inoltre, abbiamo due grandi poli: l'Europa e la Cina che al 2050 vogliono diventare carbon neutral

Dobbiamo imparare ad adattarci a dei cambiamenti che sicuramente arriveranno presto e se non ci abitueremo sull'adattamento dei territori ai cambiamenti climatici è un aspetto fondamentale e deve essere un fattore primario delle nostre politiche che dovranno andare in questa direzione.

Questi uno degli argomenti che ha sottolineato il Direttore scientifico di Kyoto Club, Gianni Silvestrini, su Radio Popolare. 

 

 


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