podcast-er: Giappone, un futuro carico di incertezze. Silvestrini a Ecoradio
Aumenta di gravità la crisi nucleare a Fukushima, con pesanti incertezze sul futuro, anche dal punto di vista energetico. Il Giappone dovrà sopperire al blocco definitivo di migliaia di megawatt nucleari. Sarà necessario puntare su rinnovabili e import di gas. L’opinione di Gianni Silvestrini a Ecoradio.
<p><a href="http://qualenergia.it/sites/default/files/articolo-doc/silvestrini_opinione_ecoradio_12apr11.mp3"><b>Ascolta audio</b></a> (mp3 – durata 1’48’’)</p><p>L’aumento della gravità della catastrofe nucleare di <b>Fukushima</b>, ora a livello 7, conferma che gli allarmi lanciati nelle scorse settimane da <b>Greenpeace</b> erano fondati, così come lo erano le preoccupazioni di <b>Stati Uniti</b> e <b>Francia</b>, che avevano considerato troppo limitate le misure adottate dal governo giapponese.</p><p>Questo elemento chiarisce la serietà della situazione e dell’incertezza sul futuro della crisi. <b>La situazione non è affatto sotto controllo</b> e questo crea preoccupazione: la popolazione, infatti, non sa esattamente cosa ci sia di vero nelle affermazioni della Tepco e dello stesso Governo.</p><p>Esiste, inoltre, <b>un problema di breve e uno di lungo periodo</b>. Nel breve ci sono circa <b>20mila MW nucleari fuori uso</b> sui 47mila in funzione che creano dei gravi problemi dell’approvvigionamento della domanda. Relativamente a questo problema, il Governo ha presentato un programma eccezionale di risparmio energetico che prevede l’attivazione di alcune centrali a gas.</p><p>Nel lungo periodo<b> il nucleare subirà un duro colpo</b>, sia per quanto riguarda le centrali esistenti, alcune delle quali non potranno più tornare a funzionare come quella di Fukushima, sia sui nuovi progetti che verranno in buona parte abbandonati. Tutto questo implica per il Giappone <b>un’espansione nell’uso del gas</b> (liquefatto importato)<b> e nell’uso delle fonti rinnovabili</b>. Tra queste ultime il fotovoltaico potrà dare una risposta positiva anche nel breve e medio periodo, in particolare per soddisfare la domanda di picco estiva.</p><p>L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club e QualEnergia, a <a href="http://www.ecoradio.it/?option=com_frontpage&Itemid=1">Ecoradio</a>.</p><p></p><p></p>