Rinnovabili nella Finanziaria 2008: bene il conto energia per gli impianti sotto il MW, ma il testo si può migliorare

Il Kyoto Club giudica molto positivamente l\'emendamento all’articolo 30 della Finanziaria. Ma due punti dovrebbero essere rivisti: l’incentivo al minieolico fino a 100 kW e l’estensione della cogenerazione da biomassa anche al residenziale e al terziario

30 ottobre 2007 Fonte: Kyoto Club

Il Gruppo di Lavoro sulle Fonti Rinnovabili del Kyoto Club valuta molto positivamente l’emendamento all’articolo 30 della Finanziaria 2008, in particolare per alcune modifiche apportate alla prima versione del testo già originariamente presente nell’emendamento al DDL Bersani presentato da Ronchi, Ferrante e da altri 13 senatori lo scorso giugno.||Secondo Mario Gamberale, coordinatore del Gruppo di Lavoro e Direttore operativo del Kyoto Club, “Il testo introduce alcune novità importanti per il settore tra cui il conto energia per tutte gli impianti alimentati a fonti rinnovabili di potenza inferiore al MW, la certificazione sulla provenienza delle biomasse e dei biocombustibili e un premio per gli impianti a biomasse alimentati da filiera locale (in un raggio di 70 km) e in assetto cogenerativo”. ||“Tuttavia – continua Gamberale – il testo può essere migliorabile in almeno due punti”.||1. Con un potenziamento dell’incentivo per il minieolico di potenza inferiore a 100 kW che risulterebbe penalizzato con il passaggio dai certificati verdi (CV) al nuovo meccanismo a tariffa fissa. L’incentivo proposto (22 €cent/kWh omnicomprensivo) è insufficiente per promuovere efficacemente gli impianti di taglia inferiore ai 100 kW, visto che è anche inferiore a quello previsto con il meccanismo dei CV, creando una disparità di trattamento rispetto ad altre fonti (ad esempio il fotovoltaico) e agli impianti di taglia più grande. Se si volesse avere anche per i piccoli impianti eolici il tempo di ritorno economico di cui godono i grandi impianti (circa 4,5 anni) sarebbe necessario attribuire una tariffa incentivante compresa tra i 40 e 45 €cent/kWh. “Una scelta in questa direzione sarebbe sicuramente un viatico per una nascente industria nazionale”.
||2. L’estensione dei “premi” per la cogenerazione da biomassa, oltre alle applicazioni agricole, anche a tutti gli edifici del settore residenziale e terziario.


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