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Industria Plastica Toscana

IPT di Scarperia: veri #GreenHeroes

Sito web: materbi.com/partners/industria-plastica-toscana-soc-coop

All’inizio per tutti è stato un po’ difficile. “I sacchetti hanno un cattivo odore!”… “Se ne devono usare 2 perché si rompono! E allora dov’è il vantaggio?” 

Quante ne abbiamo sentite (e magari dette) all’inizio?

Eppure adesso eccoli lì. Gli shopper biodegradabili e compostabili, decisamente migliorati, ormai fanno parte della nostra quotidianità. Da quando li usiamo per la spesa (se proprio abbiamo dimenticato a casa la sporta), fino a quando li depositiamo nell’apposito contenitore/cassonetto, dopo averli riutilizzati per la raccolta dell’umido.

Chi li ha visti come un nemico, forse non ne conosceva la storia. Ma conoscerla, in effetti, non è semplicissimo. Ci sono aziende che lavorano così tanto che, alle volte, non hanno nemmeno tempo di raccontarsi! E allora questa storia proviamo a raccontarla noi, almeno un po’.

Era il 1994, e l'azienda IPT, la ”Industria Plastica Toscana«, di Scarperia (FI) versava in pessime condizioni, tanto da far pensare ad un imminente fallimento. Ma in 78, tra i dipendenti, non ci stanno e iniziano a mettere assieme le forze e le risorse per rilevare l'azienda, costituendosi in cooperativa. Risollevare la produzione non è semplice, il mercato degli imballaggi plastici è in crisi. La cooperativa perde forza e si contrae fortemente (in termini di fatturato e posti di lavoro), ma non perde la convinzione di poter trovare la strada giusta, puntando su innovazione e produzione di valore sociale e ambientale, oltreché economico.

La luce in fondo al tunnel arriva nel 2006, quando il gruppo dirigente, con in testa il presidente Graziano Chini, decide di puntare sui nuovi materiali biodegradabili e compostabili. Nel 2007 nasce una collaborazione con Novamont (l'azienda che nel frattempo aveva inventato, brevettato e messo in produzione i primi granulati per realizzare imballaggi in bio-plastica compostabile) finalizzata a mettere a punto gli innovativi processi produttivi, necessari per realizzare film con i nuovi materiali.

Una collaborazione fruttuosa, che farà di IPT uno dei principali produttori di bio-shopper in Italia: complice un iter legislativo coraggioso e lungimirante che ha portato l'Italia a fare scuola nella messa al bando degli shopper non compostabili, IPT ha infatti oggi 65 dipendenti e un fatturato che supera i 30 milioni di euro l'anno.

L'azienda ha consolidato la produzione di sacchi, roll e shopper di ogni genere (totalmente #PlasticFree) e si sta concentrando su nuove frontiere, come quella agricola, per la produzione di teli da pacciamatura che non debbano essere recuperati al termine del ciclo colturale, perché completamente biodegradabili nel suolo. Complimenti ragazzi, è davvero un piacere invitarvi ad entrare nella famiglia dei #GreenHeroes!

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