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Rossana Diana

Non buttare via niente va di moda

Sito web: www.venettewaste.com

Senza rispetto non c’è bellezza! Questa è la sintesi di una vita vissuta da chi ha fatto la moda, una donna che oggi ci insegna a renderla compiuta. La carriera di Rossana Diana inizia a Londra dove, come disegnatrice di moda, incontra Vivienne Westwood. Trovano subito una profonda intesa, e la giovane italiana concepisce e gestisce per la stilista inglese la linea Red Label. La sintonia tra loro è fortissima, e rimane tale anche quando Rossana decide di continuare da sola la sua ricerca della bellezza. Rossana scopre che l’industria tessile considera scarto addirittura una percentuale che oscilla tra il 30 e il 70 per cento del suo stesso valore. Di più: quella mancanza di rispetto per il lavoro e i materiali contribuisce a rendere qualunque prodotto “fugace”.

Così nel 2009, dopo aver meditato su un pacco di tessuti rimasti a giacere in magazzino, decide di provare a inventare un paradigma del tutto nuovo per il mondo della moda, e dà vita al progetto Venette Waste, che ben presto diventa un fenomeno mediatico e commerciale. La storia di Vanette Waste fa il suo corso, ma Rossana non si ferma: prima fonda la WebFashion Academy, poi elabora il protocollo Waste Couture, che definisce un insieme di azioni che vanno a incidere per un cambiamento su tutti gli aspetti della filiera: dall’ufficio stile alla produzione, e dalla distribuzione fino alla comunicazione. E poi lancia il Wastemark, il marchio internazionale registrato che garantisce quando un prodotto di moda è circolare e sostenibile. Oggi con Waste Couture e Wastmark, insieme allo studio Costanzi e Associati e A.I. Value, Rossana Diana entra nella schiera dei #GreenHeroes. E accompagna sulla passerella della circolarità un’intera filiera industriale.

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