Airlite
Airlite, siete dei veri #GreenHeroes
Sito web: www.airlite.com
a fotosintesi clorofilliana è il processo attraverso cui la natura sfrutta i raggi del sole per combinare anidride carbonica e acqua e trasformarli in zucchero e ossigeno. Un concentrato di tecnologia che riassume in una foglia d'albero energia solare, chimica e biologia. E Massimo Bernardoni, prendendo spunto da questa meraviglia della natura, ha trovato la soluzione per abbattere l'inquinamento, colorare i muri, eliminare l'umidità nelle case e fare milioni di euro di fatturato.
Agli inizi degli anni 2000 il problema dell'inquinamento nelle grandi città era un argomento di cui si iniziava a parlare. Gli studi dimostravano inequivocabilmente che chi viveva in città era più soggetto a malattie respiratorie, e Massimo Bernardoni si interessò alla questione osservandola dal punto di vista di chi si occupa di materiali edili. Gli studi riportavano dati inquietanti sia per la vivibilità delle strade che delle case e lui, da imprenditore, si domandò se non fosse possibile investire in un materiale che migliorasse la vita dei cittadini.
La soluzione gli venne in mente quando scoprì che negli anni '50 due scienziati giapponesi, sfruttando l'idea della fotosintesi clorofilliana, avevano lavorato a un processo fotocatalitico in grado di depurare l'acqua. Sulla base di questa idea Massimo mise su una piccola squadra di chimici, riuscendo a produrre un prototipo di vernice in grado di purificare l'aria. Quella tintura a base di sostanze minerali, in presenza di luce scindeva le molecole di nitrati d'azoto - tra i maggiori inquinanti prodotti da caldaie e motori – presenti nell'aria trasformandoli in sali inerti, dunque non più dannosi per le vie respiratorie.
Una scoperta rivoluzionaria che sorprese la scienza ma non il mercato. Così nel 2007 Massimo propose al Comune di Roma di sperimentare la pittura in un luogo inquinatissimo: il traforo Umberto I. Il tunnel venne verniciato con quella pittura generando un abbattimento costante delle sostanze nocive dell'80% Inoltre, grazie all'effetto fotocatalitico, quella tintura era immune dalla muffa, uccideva i batteri, eliminava gli odori e, non assorbendo lo smog, non si sporcava. Perfetta per gli street artist, che potevano creare murales senza la paura che i colori cambiassero nel tempo.
L'unico problema era la malleabilità di quella vernice. Ci vollero altri 6 anni di ricerca ma nel 2013, Massimo Bernardoni insieme a Antonio Cianci e Arun Jayadev, fondò Airlite, proponendo una tintura concorrenziale da tutti i punti di vista.
Oggi, usata da artisti, multinazionali, pubbliche amministrazioni e cittadini di tutto il mondo Airlite è una delle sole 4 soluzioni riconosciute dalle Nazioni Unite come in grado di purificare l'aria. Con un fatturato di quasi 4 milioni di euro Massimo Bernardoni e Airlite sono i #GreenHeroes diventati l'eccellenza da raggiungere nel campo delle tinture, e questo grazie all'idea che considerare l'ecologia crea economia.
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