Agricoltura, la Commissione Ambiente dell’Europarlamento vuole una PAC più sostenibile

La Commissione Ambiente del Parlamento europeo ha approvato la nuova riforma della Politica Agricola Comune (PAC): più attenzione all'ambiente e allo sviluppo sostenibile. Sono previsti nuovi obblighi per gli stati membri e gli agricoltori.

14 febbraio 2019

L'agricoltura europea si tinge di verde: il 14 febbraio la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha approvato una nuova riforma che rivoluziona la PAC, rendendola più sostenibile e attenta alle questioni dell'ambiente e della giustizia climatica.

Tra le priorità, la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici;  lo sviluppo sostenibile e una gestione efficiente delle risorse naturali come l'acqua, il suolo e l'aria; il contributo alla protezione della biodiversità, il miglioramento dei servizi ecosistemici e la preservazione di habitat e paesaggi; la promozione della bioeconomia e della silvicoltura sostenibile; il miglioramento della risposta dell'agricoltura dell'UE alle richieste della società in materia di alimenti e salute, compresi alimenti sicuri, nutrienti e sostenibili, nonché il benessere degli animali.

"Oggi i deputati hanno indicato in che direzione dovrebbe andare la riforma della PAC: il voto dimostra che un'altra politica agricola è possibile, vogliamo una politica agricola comune che premia gli agricoltori che contribuiscono al futuro della nostra società e del nostro pianeta migliorando la biodiversità, creando ricchezza e diversi paesaggi e affrontare il cambiamento climatico. Abbiamo chiaramente detto no a una PAC che paghi alla cieca gli ettari, guidi l'intensificazione e conduca alla distruzione dell'ambiente – ha affermato Bas Eickhout, membro della commissione Ambiente a Stasburgo –  Esortiamo pertanto i membri del Parlamento europeo della Commissione Agricoltura, a tener conto di questo voto e di non cedere ai desideri della grande industria agroalimentare: la PAC dovrebbe andare a beneficio di tutti i cittadini, non dei grandi produttori industriali".

Nello specifico, si prevedono obiettivi più rafforzati per gli Stati membri, come l'attenzione alla qualità del suolo, la riduzione dei pesticidi e l'arresto della perdita di biodiversità.

Inoltre sono stati introdotti nuovi obblighi per gli agricoltori: un massimo di densità di stoccaggio;  l'attenzione al benessere degli animali, la salvaguardia dei prati permanenti; il mantenimento del 7% della superficie agricola destinata a fini non produttivi; l'obbligo di rotazione delle colture ogni 4 anni.

Anche il bilancio ha subito alcune variazioni: le sovvenzioni per la promozione del vino e della carne sono stati azzerate, mentre almeno il 40% del programma finanziario dovrà essere destinato alla salvaguardia dell'ambiente nell'ambito dello sviluppo rurale, e almeno il 30% alla tutela della biodiversità.


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