Unicoop Firenze lancia sacchi da asporto dotati di multietichetta eLabel!

Per la prima volta arriva sul mercato un prodotto dotato di etichetta ambientale certificata eLabel!: sono i sacchi per la spesa di Unicoop Firenze. La multietichetta eLabel! è promossa da Kyoto Club e intende coniugare i vantaggi delle etichette di tipo I (di intento valutativo) con la capacità di comunicare contenuti propria delle dichiarazioni (comunicazione ambientale di Tipo III).

24 novembre 2017

La rivoluzione comincia dai reparti di ortofutta, macelleria e pescheria. Arriva sul mercato il primo prodotto certificato dalla multietichetta eLabel! promossa da Kyoto Club: sono i sacchetti per la spesa IPT di Unicoop Firenze.

Il sacco asporto merci IPT di nuova generazione è prodotto con materiale plastico biodegradabile MATER-BI, un’innovativa bioplastica creata dall’azienda italiana Novamont SpA. Le materie prime utilizzate per la produzione del sacco IPT di nuova generazione permettono di ottenere caratteristiche di più alta rinnovabilità e di minore impatto ambientale.

 

Grazie alle scelte di Unicoop Firenze, IPT è oggi una delle imprese leader in Italia nella produzione di film, shopper e sacchi biodegradabili e compostabili: da poco alla sigla “IPT” l’azienda ha scelto di aggiungere la denominazione “Italian Biopackaging Industry”, a marcare la scelta industriale di produrre solo ed esclusivamente film plastici biodegradabili e compostabili in MATER-BI, negli ultimi cinque anni incrementando in maniera molto importante investimenti e occupati.

La multietichetta eLabel! è configurata in modo da mostrare i criteri ambientali presi in considerazione e i relativi valori (quantitativi o qualitativi) del prodotto specifico a cui è assegnata, ed è pertanto definibile come “etichetta di tipo I parlante“. Questa etichetta ha l’obiettivo di permettere al consumatore il confronto tra prodotti o servizi simili che possiedano l’etichetta, e di valutarne le performance ambientali in modo autonomo e immediato. L’etichetta infatti, non solo indica i prodotti qualificati, ma elenca anche i criteri che essi hanno dovuto soddisfare per meritare tale qualificazione e i valori misurati.

 

I tre tipi di etichettature ambientali volontarie più diffuse, istituite dalle norme ISO serie 14020, attualmente soffrono di un deficit di immediatezza, di semplicità comunicativa e anche di capacità di differenziazione tra prodotti con impatti differenti. Kyoto Club ha superato questa impasse con una proposta che mantiene l’approccio rigoroso degli standard ISO coniugandolo con l’esigenza di facile comunicazione.


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