Storie di transizione italiana da ECF Italia – febbraio 2025
La newsletter di European Climate Foundation incentrata sulle azioni di advocacy messe in campo dai partner per il contrasto alla crisi climatica.
Dai partner italiani:
Ascoltare, innovare, coinvolgere: progettare con ECF
Tutti i partner di ECF
Transizione energetica: da processo normativo scritto a Bruxelles, a processo sociale, industriale, territoriale. Milioni di lavoratori, cittadini, imprese e consumatori stanno cambiando modo di lavorare, muoversi, abitare. Emergono dubbi e attriti. ECF si adatta, dandosi una struttura completamente nuova, dove a guidare sono i Paesi, vicini alle aree di frizione. Ci aspettiamo la stessa reattività dai nostri partner. Qui le nostre linee guida di progettazione. Qui le linee strategiche discusse a dicembre all’Orto Botanico di Roma. Stiamo già ricevendo tante idee. Grazie per l’entusiasmo e la passione che ci mettete.
Raccontare la rete elettrica che stiamo costruendo
WillMedia
Gran parte del lavoro è già in corso: posa di cavi, tralicci, centraline, pale, pannelli. Ma abbiamo lasciato indietro un pezzo: informazione, coinvolgimento. Pochi dei nostri concittadini hanno capito come funziona un sistema energetico high-tech basato sempre più su solare ed eolico, libero dalle vecchie fonti fossili. E hanno paura che non funzioni. Come si stabilizza la rete per evitare blackout quando non c’è abbastanza sole, vento o pioggia per riempire i bacini idroelettrici? Che contributo danno le batterie delle auto e i bacini idrici nell’accumulo di energia? Quanti nuovi cavi, tralicci dovremo posare e dove? Con quali impatti su bollette e suolo? A cosa servono gli smart meter che ci hanno montato in casa (tecnologia di cui deteniamo il primato mondiale di penetrazione)?
Siamo solo all’inizio di questo lavoro di divulgazione tecnico scientifica sulla rete elettrica del futuro. Il lavoro di WillMedia va in questa direzione. Vostre idee benvenute su come andare avanti.
Stop sussidi all’arretratezza, addio alle detrazioni per le caldaie a gas
Kyoto Club, Legambiente
Un boost all’ammodernamento dello stock residenziale degli Italiani: stop alle detrazioni per le vecchie caldaie a gas. Previste nella prima stesura della manovra di bilancio, le detrazioni sono state eliminate nella versione definitiva, anche grazie a un intenso lavoro di contatto diretto dei nostri partner con i decisori politici.
Industria pulita: l’Europa ci crede davvero?
Cleantech for Europe
Cleantech for Europe e Cleantech for Iberia hanno messo insieme un’ampia coalizione per firmare una lettera aperta alla Presidente Von der Leyen che chiede un Clean Industrial Deal ambizioso, che dia competitività all’UE su quello che sa fare meglio: produzioni di qualità, ad alta efficienza energetica. L’appello ha trovato ampio riscontro sui media spagnoli ed europei.
Leggi la lettera
Flotte aziendali: un boost elettrico
Transport & Environment
L’Italia riforma la fiscalità delle flotte aziendali per premiare le auto elettriche: oltre il 40% delle nuove auto aziendali rientrerà nel nuovo schema che rende gli EV più convenienti per le aziende. Intanto la Commissione europea annuncia un Piano d’azione per il settore auto per il 5 marzo. Il Piano dovrrebbe includere incentivi per flotte Made in EU. Transport & Environment alza l’asticella: solo auto elettriche dal 2030 per le grandi flotte, quelle con più di 100 veicoli.
Le auto aziendali rappresentano il 60% delle nuove immatricolazioni in EU e percorrono il doppio rispetto alle auto private: rappresentano un ambito ideale da cui partire per efficientare il parco circolante europeo, con grandi guadagni in termini di riduzione della dipendenza energetica. Mentre un motore elettrico converte fino al 90% dell’energia immessa in energia cinetica per spostare il veicolo, in un motore a combustione (qualsiasi sia il combustibile, inclusi biofuels) circa il 70% dell’energia immessa se ne va in attriti e dispersione di calore e solo il restante 30% è convertito in movimento. Ovvero: un motore elettrico è il triplo più efficiente, +200%.
Il falso dilemma tra rinnovabili e tutela ambientale. Il dibattito in Sardegna
WWF, Greenpeace, Coalizione Sardegna Rinnovabile
Un caso emblematico da cui tutta Europa può trarre insegnamenti: ventosa, indipendentista, turistica. Ideale per l’eolico, ma vulnerabile. Il dibattito tossico dell’estate scorsa ha assunto toni più collaborativi, le voci sono più articolate, anche grazie al lavoro di tanti partner ECF. Questo video rispecchia bene lo stato della conversazione: si lamenta il mancato coinvolgimento diretto dei cittadini e la presenza di operatori cinesi, israeliani (“gli stranieri”). Ma ci sono anche argomenti pro-rinnovabili: l’idea che la Sardegna diventi un’avanguardia energetica, offrendo occasioni di sviluppo, benefici in bolletta per cittadini e imprese. Poco presente il tema dell’emancipazione dalle fonti fossili e dal rischio geopolitico, come sottolinea l’analisi di Greenpeace. Intanto il WWF nel report “I possibili benefici del fotovoltaico per la biodiversità” sfata il falso dilemma tra rinnovabili e tutela ambientale: gli impatti del fotovoltaico vanno esaminati, mitigati, ma ci possono anche essere benefici, è più un tema visivo e paesaggistico che di biodiversità, è un infrastruttura diffusa, ma leggera. Su questi temi la coalizione Sardegna Rinnovabile va avanti con affissioni, annunci stampa e un’intensa attività sui social. Come agevolare un dibattito di qualità? Idee sempre benvenute.
Elaborare politiche per il welfare climatico
Forum Disuguaglianze Diversità
La transizione rischia di creare nuove disuguaglianze. Il progetto WEL (Welfare Energetico Locale) studia i modi per evitarlo con il Coordinamento nazionale di monitoraggio e valutazione, che riunisce rappresentanti di organizzazioni ambientaliste, sociali, imprenditoriali e sindacali (tra cui Caritas, Cnca, Ecco, ènostra, Fondazione MeSSInA, Legambiente, Kyoto Club e Nuove Rigenerazioni). Cresce l’impegno sul territorio della coalizione, con attività formative per costruire politiche climatiche più eque.
Settore auto: cresce chi investe sull’elettrico
Osservatorio TEA
Più della metà delle aziende del settore auto prevede investimenti in nuove linee di produzione, e, tra chi investe, la maggioranza intende farlo nella mobilità elettrica, meno sui motori a combustione. Le imprese che preventivano le più alte curve di crescita nel prossimo triennio sono anche le più votate all’export, e quelle che preannunciano le migliori curve di crescita occupazionale. È quanto emerge dal sondaggio tra le aziende automotive, presentata al Ministero delle Imprese e del Made in Italy dall’Osservatorio TEA.
Dai partner internazionali
ETS2: Un fondo per sostenere la transizione dei cittadini più deboli. Il Think Tank OIKOS propone di destinare i ricavi del nuovo Sistema di Scambio delle Emissioni (ETS2) ai cittadini più in difficoltà nel sostenere le spese di transizione, come avviene in Canada e Austria. Una proposta da prendere in considerazione anche in Italia.
L’aviazione europea rischia di far deragliare gli obiettivi climatici. Secondo il rapporto Down to Earth di Transport & Environment il traffico aereo europeo potrebbe più che raddoppiare entro il 2050, rendendo impossibile ridurre le emissioni. Il rapporto chiede di fermare l’espansione aeroportuale, tagliare le sovvenzioni ai fossili e investire in soluzioni davvero sostenibili.
Prossimamente
A Bruxelles, Strasburgo, Roma
La Commissione ha pubblicato il Working Program per il 2025, che vi invitiamo a consultare per tutte le scadenze dell’agenda politica di Bruxelles.
Piani clima nazionali. Meglio tardi che male. Solo Brasile, Emirati, Svizzera, Gran Bretagna, Uruguay, Nuova Zelanda e Usa hanno rispettato la scadenza del 10.02 per i loro NDC (Nationally Determined Contributions, Contributi Determinati a Livello Nazionale) “Meglio avere piani solidi più avanti che piani scadenti subito, ma l’Europa deve accelerare,” ha dichiarato Linda Kalcher, del think tank Strategic Perspectives.
19 FEBBRAIO. La Commissione Europea presenta la nuova Visione per l’Agricoltura e l’Alimentazione. Basata sulle raccomandazioni dei Strategic Dialogues on the Future of EU Agriculture, iniziativa lanciata dalla commissione nel 2014 che raccoglie 29 membri di settori come l’agroalimentare, la società civile, le comunità rurali e il mondo accademico. La Visione si appoggia al nuovo Consiglio europeo Agroalimentare, che riunisce rappresentanti del settore agricolo, della filiera alimentare e della società civile.
L’Italia ha un primato nella produzione agricola di qualità e nella promozione di un’alimentazione sana .Il tema della difesa dell’agricoltura e della dieta italiana può innescare un dialogo collaborativo con le associazioni agricole e agro alimentari, combinando salute, clima, resistenza ai cibi ultra-processati e commercio. Come valorizzare questa leva nella transizione? Idee e proposte benvenute.
23 FEBBRAIO. Elezioni federali in Germania.
🟥 26 FEBBRAIO. La Commissione europea pubblica Clean Industrial Deal, prima risposta strutturata alle tensioni geopolitiche con Stati Uniti e Cina. Tra le misure previste, un Piano d’Azione per Prezzi dell’Energia Accessibili, affidato al Commissario Dan Jørgensen.
🔎 Il piano rientra nel nuovo quadro strategico della Commissione, il Competitiveness Compass for the EU, che definisce le priorità dell’UE in materia di politica industriale per l’intera legislatura: competitività, innovazione, decarbonizzazione e semplificazione normativa.
SECONDO SEMESTRE 2025. Summit economico sull’innovazione, con focus su energia pulita e digitalizzazione, in Svezia, nell’ambito dell’Accordo di cooperazione Svezia-Polonia. La prossima edizione sarà ospitata dalla Polonia nel 2026.