Storie di transizione italiana
La newsletter di luglio di European Climate Foundation.
Dai partner italiani
IL CASO SARDEGNA: TANTI INSEGNAMENTI PER NOI
Coalizione Sardegna Rinnovabile, WWF, Greenpeace, Legambiente, Kyoto Club
La nuova maggioranza di centrosinistra della Regione Sardegna blocca lo sviluppo di impianti rinnovabili per i prossimi 18 mesi. A nulla è servito l’appello lanciato dalla coalizione di ambientalisti ed esperti di Sardegna Rinnovabile, con WWF, Greenpeace, Legambiente e Kyoto Club. Motivazioni della moratoria: hanno bisogno di più tempo per capire dove localizzare gli impianti, con che criteri, con quali benefici per i residenti, distribuiti come. Il Ministro Pichetto Fratin di Fratelli d’Italia considera il provvedimento incostituzionale. Insegnamenti per noi: la diffidenza verso le installazioni di rinnovabili non è nè di destra nè di sinistra, le dinamiche sono molto simili chinque sia al governo. La transizione energetica va fatta nel rispetto delle specificità territoriali, con il coinvolgimento delle comunità locali, entro un quadro regolamentativo chiaro, accompagnato da un dibattito fattuale, basato sui dati e non inquinato da iper-politicizzazione. Sempre ricordando ai nostri concittadini quali sono le alternative alle rinnovabili: non campi di fiori, ma rigassificatori, raffinerie, centrali termoelettriche che bruciano carbone e gas, impianti sporchi, vecchi e inefficienti.
Ascolta l’approfondimento su Radio24 (dal minuto 18) con l’approfondimento di Gianni Silvestrini
10 STORIE DI TRANSIZIONE INDUSTRIALE
Fondazione Symbola
Dal nord al sud, dieci filiere, dalla cosmetica alla mobilità, mostrano casi di industrie italiane che stanno abbracciando con successo la transizione e l’elettrificazione dei processi. Il sistema manifatturiero italiano è tra i più avanzati in Europa nella decarbonizzazione, anche in termini di consensi: il 73% delle aziende vede nella riduzione delle emissioni di CO₂ un’opportunità. In dieci interviste, Fondazione Symbola racconta le storie di chi ha trasformato i vincoli in opportunità, migliorando la competitività e creando lavoro.
LE ONDATE DI CALORE COLPISCONO I PIÙ DEBOLI
CMCC
Il verde urbano e i fiumi sono rifugi contro il caldo. Ma l’accesso a queste risorse non è equamente distribuito nelle nostre città. I cittadini esposti a ondate di calore sono aumentati del 57% rispetto al decennio 2000-2009, e sono per lo più cittadini che vivono in aree urbane svantaggiate. Un nuovo studio esamina le disparità di accesso al raffrescamento in quattordici grandi aree urbane europee, tra cui Firenze e Roma. Lo studio ha coinvolto ricercatori e ricercatrici da tutta l’UE tra cui, per l’Italia il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e il Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (CMCC).
LA TRANSIZIONE ITALIANA SPIEGATA FACILE
Fanpage.it
Vedere il bicchiere mezzo pieno a volte è più motivante che concentrarsi solo sugli obiettivi mancanti. Secondo le ricerche demoscopiche, i cittadini italiani sanno molto poco su come funziona la transizione e hanno solo una vaga idea dei tanti progressi che abbiamo fatto nella giusta direzione. Questa mancanza di informazione produce de-motivazione, inazione, e offre il fianco a chi vuole sabotare la transizione dicendo che si tratta solo di un “sogno verde”. Per ribilanciare il quadro e raccontare i meccanismi della transizione italiana in termini semplificati e divulgativi, la testata digitale Fanpage.it, con il supporto di vari esperti del network ECF, fa il punto sui grandi progressi della produzione elettrica da rinnovabili nel nostro Paese, sul nostro primato nell’efficienza energetica, e sulla nostra prestazione in termini di obiettivi 2020, 2030, 2040.
VALUTAZIONE DEL PNIEC
ECCO Climate Think Tank
L’Italia, ha consegnato il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima nei tempi previsti. Ora il Piano è sotto l’esame della Commissione. Ma secondo ECCO, la versione finale del PNIEC manca di ambizione e non permetterà all’Italia di raggiungere gli obiettivi di transizione. Il Piano non ha valore legale vincolante ed è troppo vago riguardo gli stanziamenti e gli impatti socio-economici, e non lascia trasparire una visione chiara per l’emancipazione dalle fonti fossili, come da impegni presi alla COP28 e al recente G7.
PARLARE DI TRASPORTI IN MODO BIPARTISAN
Motus-E, European Initiative for Energy Security, Oikos
Tra tutti i file della transizione, i trasporti sono forse quello più inquinato da questioni identitarie. Il dibattito tende a polarizzarsi tra abitanti di centri urbani densi, con problemi di ingombri e di spazio, con ampia disponibilità di mezzi pubblici e prevalenza di spostamenti di breve raggio, e cittadini della città diffusa e di piccoli centri poco serviti dal trasporto pubblico, con forte dipendenza dall’auto. La politica tende a sfruttare queste divisioni per trarne dividendi politici. Per riportare il discorso su termini costruttivi, utile riportare il dibattito ai fatti: territori diversi hanno bisogno di soluzioni diverse. Motus-E, European Initiative for Energy Security e Oikos hanno promosso un momento di riflessione su come de-polarizzare il dibattito sulla mobilità.
OSCAR AL GREENWASHING
Greenpeace
Il greenwashing continua a inquinare il dibattito pubblico sulla transizione. Per ricordare ai cittadini che gran parte di quel che si legge sui media ha forti vizi di fondo influenzati dalle forze della conservazione fossile, Greenpeace ha svelato i vincitori degli Oscar del Greenwashing, in tre categorie: politica, aziende e stampa, scelti in base al Rapporto su media e clima 2023 dell’Osservatorio di Pavia. Come fu negli anni 80’ per le sigarette, si alzano sempre più voci che chiedono di regolamentare l’influenza degli inserzionisti oil&gas sul sistema delle news. Tra queste voci, il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, che ha esortato i media a rifiutare la pubblicità dai combustibili fossili, puntando il dito sui profitti record dell’industria fossile dall’inizio della guerra in Ucraina e sui sussidi fossili pagati dai contribuenti.
Scopri tutte le nomination e i vincitori
DAI PARTNER INTERNAZIONALI
Global Citizen ha pubblicato il suo ultimo rapporto “Where is the money?” che illustra 6 modi per finanziare la transizione. Il rapporto ha riscosso un enorme successo, arrivando nei briefing di molti funzionari governativi e fino alla presidenza del G20.
Rinnovabili vs Fossili. Un perfetto digest realizzato da RMI con nuove argomentazioni e correlazioni per confrontare le prestazioni delle rinnovabili rispetto ai combustibili fossili.
Nuovo strumento di analisi per i mercati del gas dell’Europa. Strategic Perspectives ha lanciato un nuovo strumento online per visualizzare le proiezioni della domanda e dell’offerta di gas in Europa. Lo strumento presenta vari scenari di domanda di gas rispetto all’offerta e mette in evidenza i potenziali problemi di eccesso di offerta man mano che l’UE si sposta verso un uso molto maggiore delle energie rinnovabili.
PROSSIMAMENTE
A Bruxelles, Strasburgo, Roma
Le date che detteranno la nostra agenda politica per il resto del 2024.
Adozione della Nature Restoration Law. Prossimi passi. Il Consiglio dell’Unione Europea per l’Ambiente ha adottato oggi la legge sul ripristino della natura, ponendo fine a un braccio di ferro politico durato oltre due anni. Intorno al provvedimento c’è ancora incertezza politica e legale, per la resistenza di alcuni paesi membri guidati da governi conservatori, tra cui l’Italia. Si prospettano sfide legali da affrontare. Benvenute vostre idee su come aiutare l’attuazione di questa legge evitando ulteriore polarizzazione. Per fortuna i sondaggi mostrano che la maggioranza dei cittadini Italiani è favorevole alla legge.
Metà luglio. Rapporto Draghi sulla competitività, le materie prime e la riforma energetica. Il contenuto della relazione di Draghi potrebbe essere determinante per definire l’agenda della nuova legislatura.
26-2 agosto. 61a sessione dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) a Sofia, Bulgaria.
18 luglio. Dopo lunghi negoziati politici tra i gruppi parlamentari europei, Ursula Von der Leyen punta a ottenere la maggioranza assoluta (almeno 361 eurodeputati) per avere la guida della Commissione.
23 luglio. Le commissioni del Parlamento europeo terranno le loro riunioni costitutive, eleggendo i loro presidenti e vicepresidenti, che nella maggior parte dei casi saranno stati concordati in anticipo.
Settembre-ottobre (probabilmente). Nomina Commissari. Dopo la conferma del prossimo Presidente della Commissione, inizieranno le audizioni di conferma al Parlamento europeo per i futuri Commissari nominati dai rispettivi Stati membri.
1 dicembre. La nuova Commissione dovrebbe insediarsi il 1° dicembre, anche se sono possibili ritardi.