ENEA, nel 2023 emissioni di Co2 in calo dell’8%

A fine anno la quota di rinnovabili sui consumi finali raggiungerà il target del 20,5%, superando il massimo storico del 2020.

16 novembre 2023

Nel terzo trimestre dell’anno i consumi energetici sono stati sostanzialmente stabili (-0,3%), ma con una forte contrazione delle emissioni di CO2 (-8%) per il minore utilizzo di fonti fossili e il significativo aumento delle rinnovabili. Stime preliminari per l’intero 2023 indicano un calo dei consumi di circa il 3% e delle emissioni di circa l’8%.

Sono i dati contenuti all’interno della nota di aggiornamento trimestrale dell’Analisi ENEA del sistema energetico italiano, che evidenzia come il calo delle emissioni è stato determinato per la gran parte dai settori ETS – ovvero l’industria energivora e soprattutto la generazione elettrica (-15% rispetto a un anno prima) – mentre nei settori non-ETS si stima una flessione inferiore al 2%.

L’aggiornamento ENEA spiega che «In termini di fonti, nel III trimestre la marginale flessione dei consumi di energia è la risultante del calo delle fonti fossili per circa 1,5 Mtep (-40% l’utilizzo del carbone) e dell’aumento delle rinnovabili (+20%) per un valore di poco inferiore, grazie soprattutto alla ripresa dell’idroelettrico.

In aumento anche le fonti rinnovabili «Anche se – si legge – l’incremento della quota di energie pulite sui consumi finali, che a fine anno dovrebbe raggiungere il target del 20,5%, superando il massimo storico del 2020, non è ancora in linea con la traiettoria necessaria a raggiungere il nuovo obiettivo del 40% al 2030».


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