Clima. Silvestrini: dal post COP21 spingere sull’edilizia

Dopo Parigi è fondamentale un'accelerazione sulle politiche di decarbonizzazione. Secondo un'analisi elaborata per l'Italia da Enea e da Fondazione Mattei, nell'ambito del progetto internazionale "Deep Decarbonization Pathways", il settore residenziale al 2050 potrebbe costribuire con un taglio del 90-95% delle emissioni climalteranti. Gianni Silvestrini, Presidente di GBC Italia (Green Building Council Italia).

15 dicembre 2015

<p>Secondo un’analisi elaborata per l’Italia dall’Enea e dalla Fondazione Mattei nell’ambito del progetto internazionale “Deep Decarbonization Pathways”, il settore residenziale potrebbe contribuire al 2050 con un taglio del 90-95% delle emissioni climalteranti. In pratica, gli interventi definiti “spinti” sull’edilizia consentirebbero di risparmiare, al 2030 e al 2050, rispettivamente 15 e 30 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio l’anno. Si tratta di un’ulteriore indicazione dell’importanza di avviare su larga scala, nella fase che si apre dopo Parigi, il passaggio alla riqualificazione spinta di interi edifici.

In questo contesto il Green Building Council Italia giocherà un ruolo centrale nell’accompagnare la trasformazione del mondo delle costruzioni, fornendo strumenti di misura delle prestazioni energetico e ambientali riconosciuti internazionalmente.

“Una prima opportunità riguarda l’edilizia pubblica, che dal prossimo anno potrà accedere ad incentivi del 65% per gli interventi in grado di portare gli edifici a “energia quasi zero”, un percorso che potrà essere facilitato dall’accompagnamento di un processo di certificazione LEED in grado di guidare verso il raggiungimento delle ambiziose prestazioni obiettivo. Una pratica già riconosciuta e validità in oltre 140 paesi nel mondo.” ha dichiarato Gianni Silvestrini, presidente del Green Building Council Italia, associazione che oggi tiene la sua assemblea generale a Trento.

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