Puntare su rinnovabili ed efficienza energetica. E l’Italia faccia chiarezza
Sergio Andreis, direttore del Kyoto Club, in occasione di una conferenza stampa, spiega che gli obiettivi al 2020 sono necessari, ma è possibile fare di più. Il nostro governo deve avere un atteggiamento meno contraddittorio su clima e politica energetica.
<p>Quello di Copenhagen è un appuntamento "importante", dove bisogna raggiungere "un accordo ambizioso per scongiurare i pericoli legati ai cambiamenti climatici". Lo afferma il <b>direttore del Kyoto Club, Sergio Andreis</b>, nell’ambito della conferenza stampa “Saloni Nature a impatto zero” de L’Oreal. Andreis invita i governi ad affrontare la questione ambientale "in modo realista".<br />A suo giudizio, infatti, quando si parla di clima "non si deve essere né ottimisti né pessimisti, ma realisti". In tal senso chiede al governo italiano di assumere una posizione chiara. <br />"Il <b>G8 Ambiente di Siracusa</b> rappresenta una buona basa di partenza", sostiene Andreis, il quale però non nasconde che "preoccupa il fatto che l’Italia da una lato intraprende iniziative come quelle di Siracusa e dall’altro, in data 2 aprile, ha presentato al Senato una risoluzione che mette <b>in discussione i mutamenti climatic</b>i". L’invito di Kyoto Club all’esecutivo è quindi di prendere posizioni meno ambigue.</p><p>"L’auspicio – continua Andreis – è che ovviamente prevalga la linea di Siracusa": c’è da raggiungere un accordo a Copenhagen e <b>migliorare il pacchetto clima-energia approvato dall’Europa</b>. "Il 20-20-20 è troppo poco", sostiene il direttore di Kyoto Club. <br />E a proposito di energia: "Con il nucleare si corre il rischio di investire in tecnologie vecchie, distogliendo l’attenzione dall’efficienza e dal risparmio energetico", sostiene Andreis, secondo cui "sarebbe bene investire decisamente sulle fonti rinnovabili".</p><p><br /></p>