Emissioni da termoelettrico in Italia: nel complesso si riducono, ma aumentano quelle da centrali a carbone
Le emissioni di anidride carbonica del settore termoelettrico sono diminuite del 7,1% rispetto al 2006, mentre quelle prodotte dalle centrali a carbone sono aumentata dello 0,7%.
Il contributo del carbone nella produzione di emissioni climalteranti in Italia sta aumentando. Una tendenza opposta al comparto termoelettrico nella sua generalità, che ha visto invece ridursi la CO2 emessa in atmosfera grazie soprattutto all’efficienza delle nuove centrali alimentate a gas. Questo è il commento di Legambiente in base ai dati resi noti dalla Commissione Europea: le emissioni di anidride carbonica del settore termoelettrico sono diminuite del 7,1% rispetto all’anno precedente, mentre la CO2 prodotta dalle nostre centrali a carbone è aumentata dello 0,7%. ||Nel 2007, le 12 centrali a carbone attive nel nostro Paese hanno emesso nell’atmosfera 42,5 milioni di tonnellate di CO2, cioè 0,3 milioni in più dell’anno prima.
L’impiego del carbone nella produzione di elettricità (aumentato secondo i dati Terna dal 2006 al 2007 del 1,9%) è coinciso con livelli di inquinamento in crescita. Nel 2007 è stato responsabile del 34% delle emissioni del settore elettrico, nonostante sia servito a produrre solo il 16% dell’energia.||Diverso il discorso per il termoelettrico nel suo complesso, dove l’entrata in funzione di nuove centrali a gas a ciclo combinato ha fatto diminuire le emissioni nel 2007 da 135 a 125 milioni di tonnellate rispetto al 2006. Circa 10 milioni di tonnellate di CO2, cioè quanto emette in un anno una sola centrale a carbone di grandi dimensioni.
Secondo Legambiente, questa è “una diminuzione consistente registrata nonostante i consumi elettrici siano aumentati dello 0,4% rispetto al 2006″. Nel 2007, secondo i dati Terna, il contributo del gas naturale alla produzione di elettricità in Italia è aumentato del 6,4% rispetto al 2006, mentre quello dei derivati del petrolio è calato del 24%”.