Testo Unico rinnovabili: il Governo rischia di vanificare quanto fatto di buono fino a oggi in tema di semplificazioni

Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri lascia dei dubbi rispetto all'efficacia delle soluzioni proposte e sulla formulazione dello stesso. L’ANEV auspica che il passaggio parlamentare contribuirà a risolvere queste criticità per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.

8 agosto 2024 Anev

Il Consiglio dei ministri di ieri ha approvato il testo unico sulle rinnovabili sulla base di una delega Parlamentare che avrebbe dovuto portare per lo sviluppo delle rinnovabili a una semplificazione delle procedure e a un ulteriore impulso verso il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del nostro paese. Il testo ha provato invece rischia seriamente di comportare un passo indietro rispetto alla situazione esistente e quindi di compromettere il già debole processo di semplificazione amministrativa e di velocizzazione delle procedure per la realizzazione degli impianti e fonti rinnovabili. Non si comprende per altro il motivo per il quale alcune innovazioni ottenute negli ultimi anni siano state messe in discussione visto che avevano dimostrato di funzionare come le procedure semplificate previste per alta luna e tipologie di modifiche impiantistiche. L’auspicio è che le segnalazioni che la neve ha potuto far pervenire e che ne dovuti i passaggi parlamentari saranno ribadite possono portare a un miglioramento del testo il cui fine positivo deve essere utilizzato per dar piena attuazione alla politica di decarbonizzazione che il governo italiano sta perseguendo.


↑ torna in cima