Fotovoltaico: l’impatto del 5° Conto Energia sul business degli operatori
Enerpoint presenta i risultati della ricerca "Fotovoltaico: Quale futuro?", una fotografia del mercato italiano in transizione
<p><b>Incertezza, instabilità legislativa, sfiducia e crescente burocrazia</b> sono i principali elementi che <b>stanno mettendo a dura prova il mercato fotovoltaico italiano</b>. Questa la tendenza emersa dalla <b>ricerca "Fotovoltaico: quale futuro?"</b>, realizzata a fine settembre 2012 da <b>Enerpoint</b>, top player nel panorama internazionale del fotovoltaico.</p><p>Oltre 1.400 gli installatori e gli operatori del settore a cui la survey è stata rivolta per fotografare <b>lo stato d’animo a circa due mesi dall’entrata in vigore del V Conto Energia</b>. <br />Enerpoint, osservatorio privilegiato oltre che un punto di riferimento per gli installatori, è convinta che sia fondamentale ascoltare i timori e comprendere le difficoltà vissute in questa fase di transizione proprio da chi lavora quotidianamente a diretto contatto con gli utenti finali.</p><p>Il campione è rappresentativo dell’universo dei clienti Enerpoint, prevalentemente installatori elettrici, con un’età compresa tra i 25 e i 64 anni, residenti in tutto il territorio nazionale e per il 66% titolari della propria azienda.</p><p>Per <b>la maggior parte degli intervistati (77,6%)</b> è emerso come il <b>5° Conto Energia</b>, in vigore dal 27 agosto 2012, abbia avuto un <b>impatto negativo sul loro business</b>, determinando timori crescenti per un calo della domanda e una conseguente riduzione del fatturato. Solo il 15,9% degli intervistati considera l’impatto minimo e sta rimodulando il suo modello di business.</p><p>Nel <b>49,7% dei casi</b> è la continua <b>instabilità legislativa</b> e l’ingresso del registro a determinare un rallentamento del lavoro; <b>per il 34,4%le maggiori difficoltà sono causate dalla complessa burocrazia</b> e dalle innumerevoli pratiche amministrative necessarie per realizzare un impianto; l’11,3% denuncia una riduzione del lavoro anche per motivi finanziari e per la crisi economica. </p><p>Del V Conto Energia <b>gli intervistati cambierebbero</b>, in particolare, il <b>Registro impianti (42%)</b>, le nuove modalità di incentivazione e in particolare il passaggio alla tariffa omnicomprensiva e a quella per l’autoconsumo (24%) e il limite massimo di spesa fissato a 6,7 miliardi l’anno (10%).</p><p>"I dati emersi dalla ricerca – afferma <b>Paolo Rocco Viscontini</b>, presidente e AD di Enerpoint – rispecchiano la difficile situazione del mercato italiano e denunciano la continua instabilità normativa, la poca chiarezza e l’eccessiva burocrazia introdotta dal 5° Conto Energia. Confido tuttavia nella capacità di reagire degli operatori del fotovoltaico. Il nostro comparto, con garanzie di continuità, può favorire in modo strategico la ripresa economica del Paese." </p><p>Enerpoint ha scelto di effettuare una <b>donazione alla Regione Emilia Romagna</b> per ogni questionario compilato dagli installatori, dando in tal modo il suo piccolo ma significativo aiuto alle popolazioni colpite dal sisma che ha sconvolto le province di Modena, Ferrara e Bologna.</p><p>Abstract dell’indagine <a href="http://www.enerpoint.it/pdf/Report-Indagine-Enerpoint-sett-2012-rev1.pdf">"Fotovoltaico – Quale futuro?"</a> (pdf). </p><p></p>