Lettera del Kyoto Club ai Ministri competenti per una efficace valorizzazione della tariffa incentivante per l\’eolico di piccola taglia

Lettera del Kyoto Club, a firma di Mario Gamberale (coordinatore del Gruppo di Lavoro del KC), inviata al Ministro Pierluigi Bersani, e al Ministro Alfonso Pecoraro Scanio

16 dicembre 2007 Fonte: Kyoto Club

Gentili Signori Ministri,
innanzitutto vorrei esprimere l’apprezzamento del Kyoto Club per il lavoro che il Governo e le Commissioni parlamentari stanno svolgendo in merito agli emendamenti proposti al DDL 691 in tema fonti rinnovabili.
Per i piccoli impianti il passaggio dal meccanismo dei certificati verdi a un approccio con tariffa incentivante dedicata è fondamentale al fine di semplificare una volta per tutte il meccanismo e dare un quadro di promozione chiaro per le piccole taglie.||Vi segnalo tuttavia, a nome dei soci del Kyoto Club che promuovono la tecnologia eolica di piccola taglia, che l’incentivo proposto (22 €cent/kWh omnicomprensivo) è insufficiente per promuovere efficacemente gli impianti di taglia inferiore ai 100 kW. Esso peggiora il contributo rispetto al meccanismo dei certificati verdi e crea una disparità di trattamento rispetto ad altre fonti (ad esempio il fotovoltaico) e agli impianti di taglia più grande.
Ciò è evidente se si confronta la redditività del meccanismo per impianti di taglia diversa: con i certificati verdi e la vendita dell’energia in rete un impianto di grande taglia multimegawatt ha tempi di ritorno economico di circa 4,5 anni (1.800 ore equivalenti, CV 12,5€cent/kWh + vendita energia a 7 €cent/kWh, prezzo chiavi in mano più gestione) contro i 6,5 anni del microeolico (1.000 ore equivalenti, CV pari a 22-25 €cent kWh + 9,5 €cent tariffa amministrata, prezzo chiavi in mano più gestione).
Introdurre una tariffa a 22 €cent/kWh per un impianto di taglia inferiore ai 100 kW vuol dire peggiorare l’incentivo rispetto al precedente meccanismo del 40% e portare i tempi di ritorno a circa 15 anni.||Tale approccio appare inspiegabile soprattutto alla luce di quanto il Governo e il Parlamento hanno definito per il fotovoltaico con il DM 19 febbraio 2007, che ha viceversa potenziato l’incentivo per i piccoli impianti rispetto alle grandi taglie introducendo un valore della tariffa dell’80% più elevato per i piccoli impianti integrati negli edifici rispetto ai grandi impianti a terra.

Si chiede, pertanto, di voler rivedere il valore della tariffa almeno bilanciandola con quanto accordato alle grandi taglie e garantendo un tempo di ritorno equivalente: se oggi si volesse estendere ai piccoli impianti eolici i 4,5 anni di tempo di ritorno economico di cui godono i grandi impianti sarebbe necessario attribuire una tariffa incentivante compresa tra i 40 e 45 €cent/kWh.||Se tale obiettivo di tariffa non fosse ritenuto accettabile si segnala che una tariffa inferiore a quanto garantito dal precedente meccanismo di incentivazione (32-35 €cent/kWh) paralizzerebbe il potenziale mercato del minieolico oggi relegato a poche decine di impianti realizzati; sarebbe un serio errore di politica industriale in uno dei pochi settori del “mondo delle rinnovabili” dove è presente un nascente presidio tecnologico italiano (in tutta la filiera produttiva) che se opportunamente incentivato potrebbe garantire una crescita importante del settore con tutte le ricadute occupazionali e di indotto del caso.||Si propone pertanto di introdurre nel DDL 691 in discussione al Senato una tariffa dedicata agli impianti eolici di taglia inferiore ai 100 kW prevedendo una tariffa unica pari a 35 €cent/kWh. Nell’attuale fase di discussione al Senato l’emendamento proposto può essere formulato soltanto da parte del Governo.
Certi dell’attenzione che vorrete riservare alla tematica proposta si inviano i migliori e più cordiali saluti.

Mario Gamberale
Coordinatore Gruppo di Lavoro “Fonti Rinnovabili” del Kyoto Club


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